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Ultima revisione: 02/09/2024
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Compila il modelloIl contratto di comodato immobiliare gratuito è un tipo di contratto attraverso il quale una parte, proprietaria del bene immobile, chiamata comodante, concede ad un'altra parte, chiamata comodatario, la possibilità di utilizzare l'immobile stesso, con l'obbligo di restituzione al termine dell'uso, così come indicano le parti.
Nel contratto di comodato vengono indicati quali sono la durata del comodato, l'eventuale rimborso spese da parte del comodatario, e le regole che si danno proprietario e comodatari per gestire al meglio ogni imprevisto che può sorgere durante il periodo del comodato.
Vi sono vari tipi di contratto di comodato, che possono essere:
Il contratto di comodato più comune è sicuramente il contratto di comodato immobiliare gratuito, il quale è un contratto molto utilizzato nel nostro ordinamento giuridico.
Questo viene generalmente utilizzato in ambito familiare, quando i genitori concedono un immobile al figlio, oppure a qualche parente.
Viene utilizzato anche nei confronti di associazioni od onlus per ospitare persone bisognose o comunque con necessità di trovare un alloggio.
Il contratto di comodato immobiliare gratuito si differenzia dal contratto di locazione ad uso abitativo sostanzialmente per il prezzo pagato dal conduttore al locatore, cosa che non avviene nel contratto di comodato.
Infatti, mentre per un contratto di locazione è necessario che l'inqulino paghi un affitto al proprietario per poter risiedere nell'immobile di sua proprietà, il contratto di comodato si considera come essenzialmente gratuito, ossia il comodatario non dovrà pagare l'affitto ma solo un rimborso spese al proprietario per potere risiedere nell'immobile.
Molto spesso si utilizza un contratto di comodato per nascondedere un contratto di locazione, ma le sanzioni sono molto severe in caso di utlizzo improprio del contratto, in quanto queste possono arrivare fino al 120% dell'imposta non pagata dal locatore.
No, non è obbligatorio avere un contratto di comodato in forma scritta, in quanto questo può anche essere orale.
Nella pratica però, specialmente quando non vi è un rapporto troppo stretto tra le parti, oppure per dimostrare la residenza nell'immobile, si ricorre sempre alla forma scritta.
Nel caso in cui il contratto di comodato sia in forma scritta questo deve essere registrato presso l'agenzia delle entrate entro 30 giorni dalla data di stipula, mentre il comodato orale, a meno che non venga enunciato in un altro documento sottoposto a registrazione (ipoteca, prestito) non deve essere registrato.
Il contratto di comodato è un contratto disciplinato dalla legge. Generalmente le parti sono libere di poter modificare le clausole a loro piacimento, ma vi sono alcune clausole che non possono essere inserite:
Sia il comodante che il comodatario dovranno fornire all'altra parte i documenti per identificarsi, come carta d'identità e codice fiscale.
Il locatore dovrà fornire la visura catastale e la presa visione del certificato di prestazione energetica all'inquilino prima dell'ingresso nell'immobile. Inoltre, nel caso in cui l'immobile sia un appartamento all'interno di un condomino, dovrà fornire anche il regolamento condominiale al comodatario.
Il comodatario non deve fare nulla, se non quello di conservare l'immobile con la diligenza del buon padre di famiglia.
Non vi è una regola per quanto riguarda la durata del contratto di comodato, quindi le parti sono libere di poter decidere la durata in base alle loro esigenze.
Generalmente vi sono tre tipi di durata:
Una volta compilato il presente contratto, questo dovrà essere firmato da entrambe le parti in tutti i fogli con le iniziali, e nell'ultima pagina con le firme complete
Il contratto di comodato va registrato presso il sito dell'agenzia delle entrate o personalmente presso una delle sedi, entro 30 giorni dalla stipula dello stesso. Sarà necessario allegare i documenti d'identità delle parti che hanno firmato il contratto.
Nella registrazione è dovuta:
Il contratto dovrà essere stampato:
Il contratto dovrà essere conservato per tutta la durata dello stesso, ma anche per i successivi 10 anni, originale e scannerizzato.
Se vi sono allegati, questi dovranno essere inseriti insieme al contratto.
Per la registrazione del contratto di comodato sarà necessario avere i documenti di riconoscimento del comodante e comodatario, sia carta d'identità che codice fiscale, e la visura catastale dell'immobile tale da poterlo identificare.
No, non si deve andare dal Notaio, le parti possono firmare privatamente il contratto di comodato e poi registrarlo presso l'Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla firma dello stesso.
Ovviamente, nulla vieta alle parti di poter adire al Notaio e firmare il contratto davanti a lui, ma ciò non è obbligatorio.
Nel contratto va indicato chi pagherà le spese di manutenzione dell'immobile, che generalmente si dividono in ordinarie e straordinarie.
Per spese ordinarie si intendono tutte quelle spese che sono di ordinaria amminstrazione e manutenzione.
Ad esempio se si rompe il manico della doccia o non funziona un'anta di un mobile si stacca, queste spese saranno a carico del comodatario.
Al contrario, nel caso di problemi più profondi, come ad esempio la rottura di un tubo all'interno del muro o la caduta di una finestra, queste spese saranno a carico del comodante.
Nel caso in cui vi siano interventi urgenti per spese straordinarie, como ad esempio una rottura imprevista di un tubo che richiede un intervento urgente, il pagamento può essere anticipato dal comodatario per poi ricevere il rimborso da parte del comodante.
Nulla vieta alle parti di poter stabilire diversamente, ma se non viene indicato nulla nel contratto per legge il comodatario paga le spese ordinarie e il proprietario paga le spese straordinarie.
Molto spesso si ricorre al contratto di comodato per evitare di firmare un contratto di locazione e, di conseguenza, pagare meno imposte.
Nel caso in cui le parti venissero scoperte, saranno responsabili solidali verso l'erario (cioè saranno entrambe responsabili).
Le multe variano da un 60 a 120% dell'imposta evasa, nel caso in cui questa sia totale, o da un 90 fino al 180% nel caso in cui questa sia parziale, ovvero si sia erogato già una parte, e la multa sarà sulla parte restante che non è stata erogata.
Per avere un contratto di comodato a norma, questo deve contenere:
Data la natura gratuita del comodato, non è necessario indicare l'importo, in quanto si ritiene zero.
Articoli da 1803 a 1812 del codice civile.
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Contratto di comodato immobiliare gratuito - modello
Stato: Italia