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Ultima revisione: 02/09/2024
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Compila il modelloIl contratto di locazione commerciale o ad uso non abitativo, è quel tipo di contratto mediante il quale si affitta un bene immobile per un'attività commerciale, come ad esempio un negozio, un ufficio o un hotel. E' chiamato anche contratto di locazione ad uso non abitativo per differenziarlo dal tipico contratto d'affitto ad uso abitativo.
Nel contratto di locazione vengono indicati quali sono la durata della locazione, l'importo, e le regole che si danno proprietario e inquilino per gestire al meglio ogni imprevisto che può sorgere durante il periodo dell'affitto o locazione .
Il contratto di locazione commerciale può riguardare:
Il contratto di locazione commerciale e il contratto di locazione ad uso abitativo, nonostante abbiano la stessà finalità di concedere l'utilizzo di un immobile ad un'altra persona, sono due contratti molto diversi.
Infatti, mentre il primo riguarderà attività commerciali, e quindi vi sarà l'impossibilità di poterlo utilizzare per uso domestico, il contratto di locazione ad uso abitativo invece riguarderà l'uso domestico, ossia la vita quotidiana delle persone, e non potrà generalmente essere utilizzato per usi commerciali.
Si, è obbligatorio che le parti firmino un contratto di locazione ad uso non abitativo, ossia commerciale, e che lo registrino entro 30 giorni dalla firma presso l'agenzia delle entrate.
Nel caso in cui il contratto non venga firmato dalle parti, il proprietario può avere una sanzione che va dal 120% al 240% dell'imposta non pagata per mancata registrazione.
Anche nel caso in cui le parti firmino il contratto ma questo non venga registrato presso l'agenzia delle entrate, il contratto si considererà nullo e come se non fosse stato firmato dalle parti.
Ci sono varie disposizioni di legge che prevedono che non si possa inserire nel contratto di locazione ad commerciale alcune clausole:
Sia il locatore che il conduttore inquilino dovranno fornire all'altra parte i documenti per identificarsi, come carta d'identità e codice fiscale.
Il locatore dovrà fornire la visura catastale e il certificato di prestazione energetica (APE) all'inquilino prima dell'ingresso nell'immobile. Inoltre, nel caso in cui l'immobile sia un appartamento all'interno di un condomino, dovrà fornire anche il regolamento condominiale all'inquilino.
Il conduttore dovrà dimostrare di avere le capacità economiche per poter sostenere le spese della locazione. In generale quindi viene richiesto di presentare la busta paga o certificazione unica, oppure avere garanzie da parte di terzi, come ad esempio una fidejussione bancaria o altri tipi di garanzie.
La durata del contratto di locazione commerciale dipenderà dal tipo di attività svolta dal conduttore.
Questa può essere di sei anni (più sei di rinnovo) in caso di locali o uffici.
Nel caso di alberghi o strutture ricettive questa sarà di nove anni (più nove di rinnovo).
Una volta compilato il contratto di locazione, questo dovrà essere firmato da entrambe le parti, locatore e conduttore, in tutti i fogli con le iniziali, e nell'ultima pagina con le firme complete
Il contratto di locazione va registrato presso il sito dell'agenzia delle entrate o personalmente presso una delle sedi, entro 30 giorni dalla stipula dello stesso. Nella registrazione online basta allegare una copia del contratto. Nel caso di registrazione cartacea sarà necessario averne due firmati, compresi eventuali allegati.
L'imposta di registro è pari all'1% del canone complessivo, qualora il locatore sia un soggetto passivo Iva. In tutti gli altri casi, invece, l'aliquota fissata è pari al 2% del canone complessivo.
Insieme al contratto di locazione firmato, il locatore deve presentare il certificato APE (certificato di prestazione energetica) e la visura catastale. Inoltre, devono essere allegati i documenti delle parti.
Non è obbligatorio allegare lo stipendio dell'inquilino, è semplicemente una forma di tutela per il locatore.
No, non si deve andare dal Notaio, le parti possono firmare privatamente, o tramite agenzia immobiliare, il contratto di locazione ad uso comerciale e poi registrarlo presso l'Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla firma dello stesso.
Ovviamente, nulla vieta alle parti di poter adire al Notaio e firmare il contratto davanti a lui, ma ciò non è obbligatorio.
Nel contratto va indicato chi pagherà le spese di manutenzione dell'immobile, che generalmente si dividono in ordinarie e straordinarie.
Per spese ordinarie si intendono tutte quelle spese che sono di ordinaria amminstrazione e manutenzione. Ad esempio se si rompe il manico della doccia o non funziona un'anta di un mobile si stacca, queste spese saranno a carico del conduttore.
Al contrario, nel caso di problemi più profondi, come ad esempio la rottura di un tubo all'interno del muro o la caduta di una finestra, queste spese saranno a carico del locatore.
Nulla vieta alle parti di poter stabilire diversamente, ma se non viene indicato nulla nel contratto per legge l'inquilino paga le spese ordinarie e il proprietario paga le spese straordinarie.
L'indennità di avviamento commerciale è una tutela che viene data al conduttore in caso di attività commerciale.
Infatti questa prevede che in caso in cui il locatore non rinnovi il contratto al conduttore al termine del contratto (12 anni per locali o uffici o 18 anni per hotel e strutture ricettive) il conduttore abbia diritto ad una indennità di avviamento, ossia una sorta di "risarcimento" per dover cercare un altro posto dove poter effettuare la sua attività.
L'indennità corrisponde a 18 mensilità in caso di attività svolte in locali commerciali e di 21 mensilità in caso di hotel o strutture ricettive. In questa maniera il conduttore sarà compensato dal fatto di dover cercare un'altra sede per la sua attività.
Nel caso in cui il locatore adibisca l'attività dell'immobile alla stessa attività merceologica (ad esempio si continua a svolgere attività alberghiera nella stessa struttura dove c'era l'hotel del conduttore), il diritto all'indennità raddoppia, e sarà quindi di 42 mensilità per gli hotel e 36 mensilità per i locali commerciali.
Ovviamente, l'indennità commerciale si ha solamente quando il recesso sia del locatore e non del conduttore, e quando quest'ultimo non sia moroso.
Per avere un contratto di locazione commerciale a norma questo deve contenere:
Legge 27 luglio 1978, n. 392; "Equo Canone. Disciplina delle locazioni di immobili urbani."
Artt. 1571 - 1614 Codice Civile.
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Contratto di locazione commerciale - modello Word e PDF
Stato: Italia