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Contratto per procacciatore di affari

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Che cos'è il contratto per procacciatore di affari?

Il contratto di procacciatore di affari è un documento dove una parte, il preponente, conferisce ad un'altra parte, il procacciatore di affari, il compito di individuare e segnalare opportunità commerciali ed affari.

Questo è uno dei contratti più famosi e importanti nel panorama giuridico italiano, in quanto attraverso questo documento si da mandato ad una persona di poter procacciare gli affari per conto di un'altra persona per poter arrivare a concludere un contratto.


Qual è la differenza tra procacciatore di affari e un agente?

Le due categorie di Procacciatore di affari ed Agente, sebbene simili tra di loro, sono molto differenti giuridicamente.

Infatti il Procacciatore di affari esegue una prestazione occasionale, senza stabilità e senza nessun tipo di obbligo a suo carico, mentre l'Agente, al contrario, svolgerà una prestazione stabile e duratura con il preponente. L'attività del Procacciatore manca del carattere della stabilità, e viene svolta in via del tutto episodica, in quanto si concreta nella raccolta occasionale di ordini, che vengono poi trasmessi al preponente. Il Procacciatore di affari ha, poi, il potere e non l'obbligo di procurare la conclusione di affari.

I caratteri distintivi del contratto di agenzia sono la continuità e la stabilità dell'attività dell'Agente di promuovere la conclusione di contratti per conto del preponente nell'ambito di una determinata sfera territoriale realizzando in tal modo con quest'ultimo una non episodica collaborazione professionale autonoma con risultato a proprio rischio e con l'obbligo naturale di osservare, oltre alle norme di correttezza e di lealtà, le istruzioni ricevute dal preponente medesimo.


Qual è la differenza tra procacciatore di affari e mediatore?

Sebbene il procacciatori di affari venga confuso spesso con l'agente, egli svolge attività che possono essere comprese in quelle del mediatore.

Pertanto la differenza princpale sta nel tipo di attività che svolgono procacciatore e mediatore nell'arrivare alla conclusione di un affare.

Mentre il mediatore dovrà rispondere e collegare le parti, anche se incaricato da solamente una di queste, per riuscire a concludere l'affare, il ruolo del procacciatore è più limitato, in quanto dovrà solamente mettere in contatto il preponente con il cliente.


Qual è la differenza tra un procacciatore d'affari e una delega?

Il contratto di procacciatore d'affari e la delega generica sono due documenti diversi in quanto rispondono a delle esigenze differenti.

La delega generica serve a far si che una persona possa agire in nome e per contro di un'altra persona per qualsiasi tipo di atto. Questa può riguardare quindi la possibilità di poter chiedere documenti, andare di fronte alla Pubblica Amministrazione, poter fare qualsiasi tipo atto o attività in nome e per conto di un'altra persona, ovviamente secondo quanto previsto dalla delega.

Il contratto di procacciatore d'affari invece ha una base economica e commerciale dietro, dove l'obiettivo è quello di incaricare il procacciatore a trovare affari per il committente, senza che il procacciatore possa agire i nome e per conto del committente.

 

 


E' obbligatorio avere il contratto per procacciatore di affari?

No, non è obbligatorio avere un contratto scritto per il procacciatore di affari, in quanto può essere anche un contratto orale.

Nonostante ciò, è uno dei contratti più diffusi nel mondo commerciale e giuridico dovuto alla sua flessibilità e alla sua sporadicità e pertanto una forma scritta è la soluzione migliore per evitare confusioni e interpretazioni sbagliate.


Cosa fa il procacciatore di affari?

Il procacciatore di affari si occuperà di trovare clienti per il preponente. Il mandato può essere sia in forma scritta che orale. Il procaciattore proporrà i prodotti e i servizi del preponente ai potenziali clienti che generalemente ha nel suo portafoglio.

Quando il cliente è interessato, il procacciatore presenterà il cliente al preponente e la gestione della finalizzazione del contratto sarà di quest'ultimo, in quanto il lavoro del procacciatore di affari si esaurisce con la presentazione del cliente al preponente.

Qualora il contratto venga concluso, il procacciatore avrà diritto alla sua provviggione.


Che cosa non è permesso in un contratto di procacciatore di affari?

La natura del contratto del procacciatore di affari non è disciplinata dal Codice Civile e pertanto è difficile individuare ciò che è proibito inserire nel contratto.

Generalmente, per prassi è proibito inserire:

  • Clausole dove il procacciatore di affari possa utilizzare i segni distintivi del preponente, come loghi o marchi, in quanto non agisce in rappresentanza di questo ma solamente si impegna a poter mettere in contatto i potenziali clienti con il preponente
  • Clausole che fanno ricadere la figura del procacciatore di affari come un agente di commercio, come quella della stabilità della relazione con il preponente, e dell'esclusività con lo stesseo. Ciò non vieta che il procacciatore possa effettuare più lavori per lo stesso preponente, ma la relazione non deve essere stabile.

In ogni caso, niente è veramente proibito in un contratto di procacciatore di affari, ma si deve sempre fare attenzione a non far ricadere quest'ultimo nella figura dell'agente.


Quali sono i prerequisiti per firmare un contratto di procacciatore di affari?

Per firmare un contratto di procacciatore di affari, occorre che vi siano due persone, un preponente e un procacciatore.

Il preponente avrà bisogno di concludere un affare, e pertanto dovrà essere una ditta, imprenditore o una società, mentre il procacciatore può essere qualsiasi persona che mette in contatto il preponente con il potenziale cliente.


Qual è la durata del contratto di procacciatore di affari?

La durata del contratto di procacciatore di affari si esaurisce nel momento in cui il procacciatore trova il potenziale cliente e lo presenta al preponente.

Nulla vieta che nel contratto possa essere inserita una clausola dove si dia un tempo massimo al procacciatore per poter trovare il cliente, concluso il quale il contratto si risolve senza dare nessuna provvigione al procacciatore.


Cosa si deve fare una volta firmato il contratto di procacciatore d'affari?

Una volta firmato il contratto questo deve essere conservato dalle parti per tutta la sua durata.

Se vi sono allegati questi dovranno essere conservati insieme al contratto stesso, anche dopo la sua conclusione.


E' necessario registrare il contratto di procacciatore d'affari?

No, non è necessario registrare il contratto di procacciatore d'affari in quanto la legge non lo prevede ed è un contratto che può essere anche orale.


Si deve andare dal Notaio per il contratto di procacciatore d'affari?

No, non si deve andare dal Notaio per firmare un contratto di procacciatore d'affari, in quanto la legge non lo prevede ed è un contratto che può essere anche orale.


Il procacciatore d'affari deve aprire una partita IVA?

Dipende se l'attività del procacciatore d'affari è occasionale o continuativa.

Il procacciatore di affari occasionale non ha l'obbligo di iscrizione ai fini IVA; emette una semplice ricevuta soggetta a ritenuta di acconto e marca da bollo di 2,00 € se di importo superiore a 77,47€. Si applica la ritenuta di acconto è del 23% sul 50% delle provvigioni.

Ai fini INPS il procacciatore di affari occasionale è escluso dal versamento previdenziale INPS sia per la gestione commercianti che per il contributo Inps per importi inferiori a 5.000 euro. L'iscrizione alla Gestione Separata, e di conseguenza l'obbligo contributivo si verifica al superamento del limite di Euro 5.000,00 di reddito.

Mentre se l'attività del procacciatore d'affari è continuativa, questi dovrà aprire sicuramente la partita IVA e ,sarà assoggettato alla contribuzione previdenziale della gestione IVS commercianti.


Che cosa deve contenere un contratto di procacciatore di affari?

Un contratto di procacciatore d'affari deve contenere:

  • Le generalità delle parti, siano esse persone fisiche o persone giuridiche
  • L' attività del preponente e perché questi ha bisogno del procacciatore di affari.
  • L' oggetto del contratto, ossia quale sarà l'attività del procacciatore e quali saranno le sue attività. Inoltre si dovrà discplinare se le spese verranno a carico del procacciatore o del preponente.
  • La durata del contratto: si può inserire una clausola dove si prevede il tempo massimo entro cui il procacciatore possa concludere l'affare.
  • In che maniera verranno pagate le provvigioni al procacciatore, queste generalmente vengono pagate quando il preponente effettivamente conclude l'affare con il cliente, altrimenti il procacciatore non riceverà la sua provviggione. Generalmente la provvigione si basa su una percentuale rispetto all'affare concluso. Nulla vieta però che le parti possano prevedere una proviggione fissa una tantum.

E' comunque un contratto molto versatile, il che lo rende uno dei contratti più diffusi, dato che può essere utilizzato per qualsiasi tipo di attività d'impresa, anche online.


Normativa di riferimento

Essendo un contratto atipico, non vi è nessuna normativa di riferimento a parte il richiamo generale alle clausole contrattuali del codice civile e alle similitudini che presenta con il contratto d'agenzia, Art. 1742 - 1752 del Codice Civile,

Suprema Corte di Cassazione: (Cass.Civ.Sez.Lav., 13629/2005; Cass.Civ.Sez.Lav., 9686/2009; Cass.Civ.Sez.Lav., 12776/2012).


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