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Contratto di lavoro subordinato a tempo determinato

Ultima revisione Ultima revisione 19/08/2024
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Ultima revisioneUltima revisione: 19/08/2024

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Che cos'è il documento di contratto di lavoro subordinato a tempo determinato?

ll documento di contratto di lavoro subordinato a tempo determinato è un documento attraverso il quale si instaura un rapporto di lavoro tra il lavoratore o lavoratrice ed il datore di lavoro.

Il contratto di lavoro a tempo determinato è una forma diffusa di rapporto contrattuale di lavoro in Italia e attraverso questo contratto si disciplina il rapporto tra le parti indicando la retribuzione, l'orario di lavoro, la sede, il termine del contratto e tutte le altre informazioni essenziali per il lavoratore.


Qual è il contratto di lavoro più diffuso?

Il contratto di lavoro più diffuso è il contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.

E' il contratto che favorisce la legge, in quanto gli altri tipi di contratto a determinate condizioni si trasformano in contratto di lavoro a tempo indeterminato, ed è quello più usato nel nostro panorama giuridico.


Qual è la differenza tra contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e contrato di lavoro subordinato a tempo determinato?

La differenza tra il contratto di lavoro subordinato a tempo determinato o indeterminato sta nel termine apposto al contratto.

Infatti, nel contratto di lavoro a tempo indeteminato non si ha un termine previsto dal contratto. Il contratto si potrà comunque sciogliere per dimissioni del lavoratore o per licenziamento da parte del lavoratore.

Nel contratto di lavoro subordinato a tempo determinato invece si avrà un termine nel contratto che non può superare i 12 mesi, o, a determinate condizioni, i 24 mesi.


E' obbligatorio firmare un contratto di lavoro?

No, per la legge italiana non è obbligatorio avere un contratto di lavoro in forma scritta.

Nella pratica però, si ha sempre un contratto di lavoro tra le parti per mettere per iscritto quanto pattuito in forma orale.

Inoltre, vi sono anche diversi tipi di agevolazioni per i datori di lavoro nel caso in cui presentassero alcuni tipi di contratti di lavoro per via telematica, che variano ogni anno.


Che cosa deve includere un contratto di lavoro a tempo determinato?

Un contratto di lavoro a tempo indeterminato deve contenere:

  • Indicazione delle parti: le due parti del contratto sono il datore di lavoro ed il lavoratore. Il primo si impegna ad assumere il secondo, e questi a sua volta si compromette a prestare il proprio lavoro in cambio del pagamento di un salario.
  • Forma del contratto: nel contratto di lavoro vi sono vari parametri che devono essere obbligatori: si deve indicare l'oggetto, ossia le mansioni cui il lavoratore è assegnato, così come l'inizio del rapporto di lavoro e la gestione e godimento di ferie e festività.
  • Durata del contratto: in questo contratto la durata è fondamentale, in quanto il contratto a tempo determinato esige alcune tutele per legge. Un lavoratore può essere assunto per un massimo di 24 mesi comprese le proroghe del contratto (massimo 4). Inoltre, un contratto a tempo determinato non può superare i 12 mesi, a meno che non ricorrano alcune fattispecie che sono elencati tassativamente dalla legge. Quindi, la durata massima sarà di 12 mesi, con un massimo di 24 mesi.
  • Orario di lavoro: da che ora a che ora durante la giornata il lavoratore dovrà svolgere la sua prestazione
  • Tempo pieno o parziale: Un contratto di lavoro a tempo pieno non può superare le 48 ore setitmanali, ma generalemente i contratti prevedono meno ore di lavoro. I contratti part-time vanno dalle 20 alle 36 ore settimanali.
  • Luogo di lavoro: la sede lavorativa non è obbligatoriamente quella dell'azienda. Sebbene molto spesso il lavoratore lavorerà presso le sedi aziendali, ciò non toglie che per la natura del lavoro, il lavoratore possa lavorare al di fuori della sede aziendale, o in una sede diversa. Dal 2017, è stato introdotta anche la fattispecie dello Smart Working, attraverso la quale il lavoratore potrà lavorare alcuni giorni della settimana a casa ed altri in ufficio.
  • Trattamento economico: deve essere indicato il salario del lavoratore così come possono essere inseriti elementi accidentali come i cosiddetti "fringe benefits" ovvero dei benefici ulteriori come utilità economiche (non denaro) quali una vettura, un telefono, un alloggio.
  • CCNL di categoria: ossia a quale contratto collettivo nazionale si appoggia il contratto di lavoro individuale firmato dal lavoratore. Oltre al CCNL si può appoggiare anche a contratti collettivi territoriali o aziendali.

Vengono, poi, sottoscritte le dichiarazioni e gli opportuni richiami alle norme sulla sicurezza, sulla salute sul lavoro, le previsioni per i trattamenti previdenziali.


Che cosa è proibito in un contratto di lavoro a tempo determinato?

Generalmente i contratti si rifanno sempre a contratti collettivi nazionali CCNL, territoriali o aziendali, pertanto è molto difficile incontrare clausole abusive o proibite.

Non si possono inserire contratti con una durata superiore ai 12 mesi, sebbene questo termine possa essere prorogato attraverso i rinnovi o le proroghe del contratto.

In ogni caso, i contratti dovranno assolutamente rispettare quanto prevede la legge in materia di orario di lavoro, di turni di riposo, di retribuzione adeguata alle mansioni del lavoratore.

Il problema è più pratico che teorico, in quanto nei contratti generalmente non vi sono mai clausole abusive, ma ciò non toglie che nella pratica il lavoratore venga pagato meno o lavori di più di quanto previsto dal contratto senza essere pagato.


Quali sono i prerequisiti per poter firmare un contratto di lavoro subordinato a tempo determinato?

Per poter firmare un contratto di lavoro subordinato il datore di lavoro avrà bisogno di forza lavoro per poter far mandare avanti la sua azienda. Quindi la prerogativa è che questi sia un imprenditore o l'azienda abbia la possibilità di assumere un lavoratore.

Per il lavoratore, occorrerà che egli abbia la capacità di agire e che non sia vincolato con un'altra azienda.


Qual è la durata di un contratto di lavoro subordinato a tempo determinato?

La durata di un contratto di lavoro subordinato determinato è fissata a 12 mesi.

Un lavoratore può essere assunto per un massimo di 12 mesi, estendibili a 24 mesi nel caso vi siano proroghe nel contratto.

Per poter avere proroghe nel contrato occorrerà che vi siano:

  • esigenze temporanee e oggettive, estranee all'ordinaria attività; ossia esigenze che servono all'azienda in un determinato momento, ma che non corrispondono alla normale attività aziendale.
  • esigenze di sostituzione di altri lavoratori; nel caso si malattia o gravidanza di un lavoratore dell'azienda, questo verrà sostituito per un periodo limitato.
  • esigenze connesse a incrementi temporanei, significativi e non programmabili, dell'attività ordinaria. Anche qua, sono esigenze temporali che non erano programmabili dall'azienda, come ad esempio una campagna estiva con molte vendite e mancanza di personale.

Nel caso in cui non ricorressero questi elementi, il contratto può essere stipulato solamente per meno di 12 mesi, salvo la possibilità di prorogarlo fino a 24 mesi.

Oltre i 24 mesi il contratto si trasformerà in un contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Ovviamente durante il rapporto lavorativo può verificarsi che vi sia un licenziamento da parte del datore di lavoro, o delle dimissioni da parte del lavoratore e quindi il contratto si interromperà prima rispetto al termine previsto.


Che cosa si deve fare una volta firmato il contratto di lavoro subordinato a tempo determinato?

Una volta compilato il documento questo dovrà essere firmato dal datore di lavoro e dal lavoratore.

Il datore di lavoro dovrà effettuare entro 24 ore la comunicazione, attraverso il modello unilav, all'Inps per confermare l'avvenuta assunzione del lavoratore.

In caso di mancata comunicazione, il lavoratore sarà soggetto ad una multa di:

  • 800 - 10.800€ quando il ritardo è sanato entro 30 giorni
  • 600 - 21.600€ quando il ritardo è sanato entro 31-60 giorni, o
  • 200 - 43.200€ quando invece la comunicazine viene inviata più di 60 giorni dopo.

Il lavoratore dovrà conservare il contratto di lavoro ed eventuali allegati (come il CCNL o regolamento aziendale e codice etico) per tutta la durata del contratto.


Quali sono gli allegati al contratto di lavoro subordinato a tempo determinato?

I documenti che sono necessari una volta firmato il contratto di lavoro sono:

  • Documenti di identità e residenza del lavoratore
  • Il modello Tfr2, che dovrà essere riconsegnato al datore di lavoro entro 6 mesi. Attraverso questo modello il lavoratore deciderà se trattenere il Tfr in Azienda oppure destinarlo alla previdenza complementare
  • Certificato medico, nel caso in cui il lavoratore svolga mansioni per le quali è necessario il certificato medico, o una professione con rischi elevati
  • Certificato di precedenti penali, può essere richiesto per alcune mansioni, ad esempio nella giustizia o nel lavoro con minori.
  • Permessi riconosciuti dalla legge 104/1992, la cosiddetta 104, nel caso in cui il lavoratore fosse familiare di una persona con invalidità.

Non tutti i documenti sono necessari, ma risponderanno alle determinate esigenze di un particolare rapporto di lavoro.


Si deve registrare il contratto di lavoro subordinato a tempo determinato?

Si, una volta firmato il contrato di lavoro, il datore di lavoro dovrà effettuare entro 24 ore la comunicazione, attraverso il modello unilav, all'Inps per confermare l'avvenuta assunzione del lavoratore.

In caso di mancata comunicazione, il lavoratore sarà soggetto ad una multa di:

  • 800 - 10.800€ quando il ritardo è sanato entro 30 giorni
  • 600 - 21.600€ quando il ritardo è sanato entro 31-60 giorni, o
  • 200 - 43.200€ quando invece la comunicazine viene inviata più di 60 giorni dopo.


Quali sono gli obblighi del datore di lavoro in un contratto di lavoro subordinato?

Il datore di lavoro ha degli obblighi indelegabili nei confronti del lavoratore. Gli obblighi principali sono:

  • Obbligo alla retribuzione: il primo obbligo del datore di lavoro è quello di retribuire il lavoratore per la prestazione effettuata. Infatti, nel caso in cui il datore di lavoro non erogasse la retribuzione, il lavoratore ha diritto alle dimissioni per giusta causa
  • Obbligo alla comunicazione dell'assunzione: Il datore di lavoro dovrà comunicare l'avvenuta assunzione del lavoratore entro 24 ore dalla firma del contratto
  • Mantenere la sicurezza sul lavoro: un altro obbligo che income al datore di lavoro è quello di fare lavorare il lavoratore in un luogo sicuro e salubre.
  • Mantenere la privacy del lavoratore: altro obbligo del lavoratore è quella di non divulgare dati che potrebbero essere sensibili del lavoratore a terzi, senza il consenso di quest'ultimo.

Il datore di lavoro è inoltre obbligato a rispettare il diritto sindacale dei lavoratori all'interno dell'azienda e rispettare il diritto allo sciopero. Inoltre, dovrà rispettare tutti i lavoratori senza discriminazioni politiche o religiose, nonché di razza, lingua, disabilità, orientamento sessuale e convinzioni personali.

Altri obblighi sono quello di stipulare un'assicurazione nei confronti di terzi per il lavoratore nei casi previsti dalla legge nonché fomentare la cura del lavoratore, ovverosia garantire allo stesso una formazione continua.


Quali sono gli obblighi del lavoratore in un contratto di lavoro subordinato?

Il lavoratore, una volta firmato il contratto di lavoro subordinato, ha alcuni obblighi nei confronti del datore di lavoro e nei confronti degli altri lavoratori.

Per prima cosa, dovrà svolgere le sue mansioni in maniera adeguata rispetto al carico che egli svolge all'interno dell'azienda. Egli dovrà essere diligente e puntuale, oltre che collaborativo nei confronti dei suoi colleghi e del datore di lavoro.

Inoltre il lavoratore dovrà avere l' obbligo di segretezza e fedeltà: l'impegno da parte del lavoratore a non svolgere attività in concorrenza o che danneggino il datore di lavoro. Tale previsione può essere estesa ad un periodo successivo alla cessazione del rapporto di lavoro (patto di non concorrenza) purché limitata nel tempo (a cinque anni in caso di dirigenti e tre in tutti gli altri casi), nello spazio e controbilanciata da un corrispettivo a beneficio del lavoratore.


Normativa di riferimento

D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 81, (c.d. Jobs Act), "Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell'articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183.".

L. 20 maggio 1970 n. 300 (Statuto dei Lavoratori), "Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell'attività sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento".

Contratti Collettivo Nazionale di Lavoro di categoria (CCNL);

Art. 2060 e seguenti del Codice Civile.


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