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Ultima revisione: 15/08/2024
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Compila il modelloLa lettera di dimissioni è un documento attraverso il lavoratore comunica al datore di lavoro o alle risorse umane la sua intenzione di recedere dal rapporto di lavoro, ossia di non voler più lavorare all'interno dell'azienda.
Le dimissioni sono quindi un atto fondamentale nel momento in cui un lavoratore decide di voler interrompere il rapporto di lavoro. Questa decisione può essere frutto di vari motivi, sia personali da parte del lavoratore, sia per motivi oggettivi, ossia quando ricorrono alcuni eventi che fanno si che il lavoratore non possa più lavorare all'interno dell'azienda.
Il lavoratore può presentare le dimissioni sia per motivi volontari, sia per giusta causa.
Dimissioni per giust causa: Questo avviene quando vi sono determinate condizioni oggettive, come ad esempio il mancato pagamento degli stipendi, oppure quando vi sono determinati comportamenti da parte del datore di lavoro o dei manager - come ad esempio le molestie sessuali - che implicano, di fatto, l'obbligo del lavoratore di doversene andare.
Secondo la Giurisprudenza, i motivi che giustificano la giusta causa possono essere, tra gli altri:
- mancato o ritardato pagamento della retribuzione; omesso versamento dei contributi (purché non sia stato a lungo tollerato dal lavoratore);
-comportamento ingiurioso del superiore gerarchico verso il dipendente;
-pretesa del datore di lavoro di prestazioni illecite da parte del lavoratore;
-mobbing (non poter lavorare nonostante la volontà del lavoratore);
-aver subito molestie sessuali nei luoghi di lavoro;modificazioni peggiorative delle mansioni lavorative;
-spostamento del lavoratore da una sede all'altra senza che vi siano effettivamente delle motivazioni.
Nel caso di dimissioni per giusta causa, il preavviso non è necessario, ossia il lavoratore può dimettersi immediatamente senza bisogno di dover aspettare il periodo previsto dalla legge o CCNL (contratto collettivo nazionale del lavoro)
Nel caso in cui invece non ricorrano i motivi per la giusta causa, il lavoratore potrà sempre presentare le sue dimissioni, rispettando però il periodo di preavviso previsto sempre dalla legge o dal CCNL.
La lettera di dimissioni proviene del lavoratore e comporta la volontà del lavoratore di lasciare il posto di lavoro, sia per giusta causa, qualora ricorrano alcuni motivi specifici, sia per sua volontà (ad esempio ha trovato un altro lavoro).
La lettera di licenziamento invece proviene dal datore di lavoro comporta la volontà di quest'ultimo di voler interrompere il rapporto lavorativo. Il licenziamento può avvenire per varie ragioni, dalla scarsa prestazione del lavoratore a una riduzione di personale per ammortizzare i costi.
Si, è obbligatorio firmare le dimissioni in forma scritta e devono essere presentate in modalità telematica utilizzando i moduli presenti presso il sito del Ministero del Lavoro.
Il datore di lavoro deve comunicare telematicamente la cessazione del rapporto di lavoro ai servizi competenti.
Se le dimissioni non vengono presentate telematicamente, queste sono inefficaci e quindi nulle.
La comunicazione al datore di lavoro si può dare mediante la firma del documento di lettera di dimissioni
Per inviare una lettera di dimissioni occorre che vi sia un rapporto di lavoro subordinato tra il datore di lavoro ed il lavoratore altrimenti non si avrebbe la possibilità di dimettersi.
Per avere un documento di lettera di dimissioni occorrerà che si abbia un rapporto di lavoro e quindi due parti, il lavoratore e il datore di lavoro.
Il lavoratore sarà colui che invia il documento di lettera di dimissioni, e il datore di lavoro sarà colui che riceverà il documento.
Il documento di lettera di dimissioni dovrà essere inviato al datore di lavoro per conoscenza attraverso:
Le dimissioni saranno valide però quando queste vengono presentate sul sito del Ministero del Lavoro, oppure quando ci si rivolge ad un patronato o ispettorato del lavoro per la convalida e presentazione telematica.
In caso di presentazione di dimissioni per giusta causa online si dovrà selezionare, nel menù a tendina, la scritta "giusta causa" e non c'è bisogno di consegnare nulla al datore di lavoro.
Non si applica la procedura telematica per quanto riguarda il periodo di prova, il lavoro domestico, dipendenti della pubblica amministrazione e i lavoratori autonomi.
In caso di dimissioni da parte di madri in gravidanza, o di entrambi i genitori nei primi tre anni di vita del bambino durante il congedo parentale, queste dovranno essere convalidate obbligatoriamente da parte del servizio ispettivo del Ministero del Lavoro istituito presso l'Ispettorato Territoriale del Lavoro.
No, non è necessario il Notaio per presentare il documento di lettera di dimissioni. Basterà andare sul sito del Ministero del lavoro e da là presentare le dimissioni sia per giusta causa che volontarie.
In caso di dimissioni volontarie, sarà necessario presentare il documento di lettera di dimissioni al datore di lavoro e rispettare il preavviso.
No, non bisogna effettuare nessuna registrazione per presentare le dimissioni ma occorrerà andare sul sito del Minsitero del Lavoro e da là presentare le dimissioni sia per giusta causa che volontarie.
Il periodo di preavviso è un periodo previsto per legge che il lavoratore deve rispettare prima di poter concludere il suo rapporto lavorativo con il datore di lavoro. Nel caso di dimissioni per giusta causa, il preavviso non è richiesto.
Il periodo di preavviso è generalmente così stabilito:
Queste informazioni sono indicative dato che ogni CCNL può prevedere un periodo diverso in base al tipo di mansioni del lavoratore, ossia in base al tipo di lavoro svolto all'interno dell'azienda.
Se il lavoratore non rispettasse il periodo di preavviso previsto dal CCNL gli verrà tolto la parte corrispondente dello stipendio per tutti i giorni in cui non ha rispettato il suddetto preavviso: ad esempio, se il lavoratore deve dare il preavviso con 8 giorni di anticipo, e lo da con 4, gli verranno tolti i 4 giorni di stipendio per arrivare agli 8 richiesti.
Non è necessario rispettare il preavviso se si ha un contratto a tempo determinato, contratto di stage o contratto a progetto.
Quando il lavoratore presenta le dimissioni al datore di lavoro l'effetto più immediato è quello di interrompere il rapporto di lavoro.
Quindi, successivamente al periodo previsto dal preavviso, o, in caso di dimissioni per giusta causa, al verificarsi del determinato evento, il lavoratore smetterà di lavorare per il datore di lavoro e le parti non hanno più nessun rapporto tra di loro.
Le conseguenze economiche delle dimissioni sono differenti nel caso di dimissioni volontarie o per giusta causa.
Nel caso di dimissioni volontarie non è previsto nessun tipo di sussidio per il lavoratore, in quanto è stata una sua scelta personale.
In caso di dimissioni per giusta causa il lavoratore ha diritto sia alla Naspi, ossia la disoccupazione per il lavoratore che perde il lavoro involontariamente (generalmente capita per il licenziamento o per fallimento dell'azienda.)
Il dipendente che rassegna le dimissioni per giusta causa, oltre alla Naspi, ha diritto all'indennità sostitutiva del preavviso a carico del datore di lavoro.Per indennità sostitutiva di preavviso si intende che il datore di lavoro è obbligato a corrispondere al lavoratore un'indennità sostitutiva dello stesso, pari alle retribuzioni che il lavoratore avrebbe percepito se avesse lavorato durante il preavviso.
Un documento di lettera di dimissioni volontarie deve contenere:
Questi sono i dati fondamentali, se il lavoratore volesse potrebbe indicare anche i motivi per cui si dimette ma non è obbligatorio.
Per quanto riguarda invece le dimissioni per giusta causa, il lavoratore può anche non scrivere nulla e presentare tutto in modalità telematica
L. 28 giugno 2012, n. 92: "Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita."
D.Lgs. 14 settembre 2015, n. 151: "Disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese e altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183."
D.Lgs 26 marzo 2001, n. 151: "Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternita' e della paternita', a norma dell'articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53"
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Una guida per aiutarti: I diversi modi di interrompere il rapporto di lavoro
Lettera di dimissioni - modello, fac-simile Word e PDF
Stato: Italia