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Contratto di prestito

Ultima revisione Ultima revisione 22/09/2024
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Ultima revisioneUltima revisione: 22/09/2024

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Che cos'è il contratto di prestito?

Il contratto di mutuo o prestito è quel contratto con il quale una parte (mutuante) trasferisce all'altra (mutuatario) una somma di denaro con l'obbligo di restituirla.

Attraverso questo contratto si disciplina qual è la somma prestata, quali sono gli eventuali interessi ed entro quando il mutuatario deve restituire il prestito al mutuante e in che modo.


Qual è la differenza tra contratto di prestito e finanziamento?

Contratto di prestito e finanziamento sono due istituti simili, ma sono differenti tra di loro.

Il contratto di prestito o mutuo è vincolato al raggiungimento di uno scopo specifico. Ad esempio un mutuo che viene erogato dalla banca per poter comprare un immobile, è destinato all'acquisto dello stesso. Se il mutuatario non acquistasse l'immobile, verrebbe meno il contratto di mutuo tra le parti.

Nel finanziamento invece, il prestito avviene senza necessità di indicare qual è lo scopo dietro al prestito erogato. Pertanto il prestito avverrà senza indicazione di cosa debba essere effettuato con quei soldi. Generalmente questo tipo di prestito ha degli interessi più alti in quanto non specifico.


E' obbligatorio firmare il contratto di prestito?

E' obbligatoria la forma scritta per i contratti di prestito.

Questo perché il prestito si ritiene di per sé come produttivo di interessi, quindi la forma scritta è necessaria per poter avere un contratto di prestito. La forma scritta è necesaria altresí per provare che il prestito è "infruttifero", ossia sia privo di interessi e che questi non verranno percepiti dal mutuante.

In questo caso si dovrà dimostrare che effettivamente il mutuante non abbia ricevuto gli interessi, e questo si può dimostrare solamente attraverso la forma scritta.

 

Cosa deve contenere il contratto di prestito?

Un contratto di prestito deve contenere:

  • Indicazione delle parti: se queste sono persone fisiche o giuridiche e se il prestito viene erogato da una banca o istituto di credito o da un privato
  • Onerosità: generalmente i prestiti sono quasi sempre onerosi, ossia prevedono la restitutizone del prestito attraverso un interesse che dovrà essere pagato dal mutuatario. Nulla vieta però che questo possa essere anche gratuito, ossia che la restituzione sarà solamente dell'ammontare della somma ricevuta da parte del mutuatario.
  • Modalità di pagamento e piano di rientro: in un contratto di prestito viene indicato come viene prestato il denaro e in quante rate questo viene resituito, ossia in che maniera avviene il piano di rientro del prestito. Il piano di rientro può avvenire sia in un'unica soluzione che in più soluzioni. Le parti dovranno anche decidere se per esempio il mutuatario ha la possibilità di poter effettuare un pagamento anticipato per restituire la somma o meno.
  • Garanzie: generalmente in un contratto di prestito si prevedono delle garanzie che il mutuatario dovrà fornire al mutuante per ottenere il prestito. Le garanzie possono essere erogate da un'altra persona oppure da un istituto di credito o assicurativo.


Che cos'è proibito in un contratto di prestito?

Uno degli aspetti fondamentali in un contratto di prestito sta negli interessi che vengono versati dal mutuatario al mutuante.

I tassi di interesse possono essere negoziati dalle parti ma non possono superare il limite previsto dall Banca D'italia.

Il calcolo varia ogni trimestre, in base ai parametri aggiornati, ed è calcolato dal MEF e dalla Banca d'Italia in rapporto al tasso effettivo globale medio (TEGM).

Dato che questo calcolo varia ogni trimestre, è opportuno verificare qual è l'importo massimo dell'interesse prima di firmare un contratto di prestito.


Quali sono i prerequisiti di un contratto di prestito?

Un contratto di prestito può essere firmato da chiunque, sia da privati che da Istituti bancari, assicurativi o di credito.

Gli Istituti svolgono questa prestazione in via professionale, pertanto la tutela che si ha nel firmare un contratto di prstito con un Istituto è sicuramente maggiore, così come generalmente maggiore è anche il tasso di interesse.

Anche i privati possono firmare un contratto di prestito, ma sempre in via non professionale, ossia deve essere un'attività sporadica del mutuante ed ocassionale, altrimenti vi sono altri requisiti da rispettare.


Quanto è la durata di un contratto di prestito?

Non vi è una durata specifica per un contratto di prestito, questa può variare e può durare anche molti anni.

Nel contratto si dovrà inserire la volontà delle parti di dare la possibilità al mutuatario di poter estingiuere il prestito con anticipo rispetto a quanto previsto dal contratto. In quel caso, il contratto di prestito ovviamente durerebbe meno rispetto alla previsione iniziale.


Cosa si deve fare dopo la firma del contratto di prestito?

Una volta firmato il presente contratto le parti dovranno conservarne una copia.

Il contratto va conservato fino a dopo sei anni conlcusione dello stesso, ossia fino all'ultima rata o pagamento da parte del mutuatario al mutante. Da quel momento, si deve conservare il documento per almeno sei anni per tutti gli accertamenti fiscali che possono nascere.

Se il prestito fosse un'ipoteca immobiliare, allora andrà registrato presso i registri immobiliari nel luogo dove si trova l'immobile. Si dovranno applicare le tasse corrispondenti con l'apposito formulario.

 

Si devono allegare documenti al contratto di prestito?

Non vi è una regola specifica, generalmente viene richiesto innanzitutto al mutuatario di identificarsi attraverso documento d'identità e codice fiscale.

Inoltre, viene generalmente richiesta l'attività lavorativa e lo stipendio, la storia creditizia, eventuali prestiti già in corso e tutti i tipi di documenti che il mutuante ritiene opportuno per poter concedere il prestito.

Può essere previsto anche di allegare una garanzia al mutuatario, come una fidejuissione o avvallo.


E' necessario andare dal Notaio per il contratto di prestito?

Si ricorre al Notaio solamente quando si ha un'ipoteca con la compravendita di un immobile, oppure si ha un prestito vitalizio ipotecario, ossia si mette a garanzia un immobile per ottenere un prestito.

Per gli altri tipi di prestito, non c'è bisogno della presenza del Notaio ma solamente delle firme delle due parti.


E' necessario registrare il contratto di prestito?

No, non è necessario registare il contratto di prestito, se questo viene effettuato da un privato, da una Banca o da un Istituto finanziario.

Se il prestito fosse un'ipoteca immobiliare, allora andrà registrato presso i registri immobiliari nel luogo dove si trova l'immobile. Si dovranno applicare le tasse corrispondenti con l'apposito formulario.


Che cosa sono gli interessi nel contratto di prestito?

Nel caso il prestito fosse a titolo oneroso vi sarà la corresponsione di interessi da applicarsi sulla somma da restituire. Questi sono determinati dalle parti nei limiti imposti dalla legge secondo il tasso legale che questa stabilisce.

Nell'ipotesi di interessi pattuiti in misura superiore a quella legale vi è l'obbligo della forma scritta fermo restando il divieto assoluto di pattuire interessi usurari.

Tanto il mancato rispetto della forma scritta, nel caso di interessi superiori alla misura legale, quanto la pattuizione di interessi usurari, comportano la nullità delle pattuizioni relative agli stessi e la riduzione nella misura legale.


Che cosa sono le garanzie nel contratto di prestito?

Per assicurare la restituzione del prestito possono prevedersi forme di garanzia tramite ipoteca, fideiussione e/o pegno. Con l'ipoteca si attribuisce un diritto di prelazione su un bene immobile a tutela del mutuante contro il pericolo dell'insolvenza del mutuatario. Essa si costituisce mediante iscrizione in pubblici registri. La fideiussione si ha, invece, quando una terzo garantisca l'adempimento de mutuatario obbligandosi personalmente verso il creditore.


Normativa di riferimento

Articoli 1813 e seguenti del Codice Civile, 1232 e seguenti del Codice Civile, 1937 e seguenti del Codice Civile.


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